rifiutare una proposta

Rifiutare una proposta di lavoro, quando?

Rifiutare una proposta di lavoro, può sembrare un paradosso in un blog che tendenzialmente parla di ricerca attiva e di modalità per ingaggiare possibili offerte di lavoro, a maggior ragione in un momento di crisi come quello attuale, ma è importante parlare anche di rifiutare una proposta di lavoro per un po’ di ragioni. 

In primo luogo può capitare di rimanere “con l’amaro in bocca” dopo un colloquio di lavoro, sentire che c’è qualcosa che non ci ha convinti pienamente; in secondo luogo vorrei stimolare anche a un approccio al lavoro in cui non sono solamente le aziende a poter scegliere, ma anche i candidati: la selezione avviene da entrambe le parti; e infine, l’obiettivo di ogni candidato dovrebbe essere quello di identificare una realtà aziendale il più affine possibile ai propri valori ed ai propri bisogni, in modo da non ritrovarsi alla ricerca dopo poco tempo dalla propria assunzione. 

Molto spesso ci si ritrova nella situazione di accettare tutto quello che ci propongono, per paura di non trovare un lavoro o contesto professionale adeguato e così facendo, la paura ci blocca, obbligandoci a restare nella nostra zona di confort

Ecco perché nella nostra valutazione di rifiutare una proposta di lavoro o meno, bisogna fare attenzione ai seguenti aspetti: 

  • Quando la chiamata con la proposta arriva molto tempo dopo il primo colloquio: un’azienda che impiega mesi a decidere non è un’azienda con le idee del tutto chiare, oppure noi siamo stati un ripiego.
  • Qualche domanda di colloquio eccessivamente invadente sulla nostra privacy, scelte future o elementi estremamente personali. 
  • Un numero eccessivo di colloqui di lavoro: dei clienti mi hanno raccontato di essere arrivati addirittura a 14 incontri prima di ricevere la proposta…attenzione: 4 o 5 colloqui possono anche essere la prassi nelle aziende più strutturate in cui si devono incontrare diversi interlocutori con ruoli diversi, ma se dopo il terzo colloquio con la stessa persona non è scattato alcun feeling, cosa ti fa dire che succederà dopo il quarto?
  • Quando il colloquio viene condotto in maniera totalmente improvvisato (e non sto parlando di un’intervista destrutturata). 
  • Quando ci viene chiesto di non rispettare il tempo di preavviso, a maggior ragione se è breve… come mai tutta questa fretta?

Come diceva anche Steve Jobs “Focusing is about saying no”.

 

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